Scheda libro

Ambientalismi in Movimento
Dal nucleare alla giustizia climatica
Il lavoro fissa il percorso ambientalista in Italia, partendo dal caos climatico degli anni Settanta – quando ancora l’impatto del modello di sviluppo capitalistico sui cambiamenti climatici non era evidente – all’apertura della contestazione nucleare, di cui Legambiente fu protagonista. E mostra la ricchezza delle lotte per l’ambiente nel nostro paese grazie alle esperienze sociali da cui scaturivano. Un passaggio che la politica non ha mai raccolto e che costituisce, infatti, l’anomala storia dei verdi italiani e la ragione per cui il nostro paese non ha mai prodotto un forte partito verde, al contrario di quello tedesco, diretta espressione delle lotte di quel paese. Sarà Laura Conti per prima, 40 anni fa, a individuare che l’umano vivente si percepisce staccato dall’ecosistema MANCA QUALCOSA? e a denunciare l’insostenibilità di questo sistema. Il suo ambientalismo scientifico contrasta, infatti, già dal 1976, la linea sviluppista affermando, invece, l’interdipendenza tra l’ambiente e tutto quello che gli sta intorno.
Che il capitalismo potesse provocare una crisi ecologica lo aveva già individuato Marx, in effetti, che sosteneva come il verde sarebbe dovuto essere una componente necessaria del rosso, che significava aggiungere a «maggiore eguaglianza» anche la sostenibilità ambientale. Il concetto è stato ripreso recentemente dall’economista giapponese Kohei Saito.
Un percorso ricco di lotte, di esperienze e di studi, dunque, quello che porta iL nostro paese a tutti i contemporanei movimenti per il clima dall’ambientalismo internazionale di Greta Thunberg, ai giovanissimi Fridays for Future, a Extintion Rebellion.
Il progetto e la collana Il lavoro è inserito nella collana «Attenti ai dinosauri», nata dal progetto di una task force di scienziati e professionisti, con l’obiettivo di guardare all’ambiente e ai nuovi settori di possibile occupazione in coerenza con quegli sviluppi sostenibili, per provare a spostare una parte dei finanziamenti europei del “green deal” a cambiare il modello di sviluppo dipendente
dall’energia fossile.
