Intorno al corpo delle e dei migranti si dispiegano politiche di controllo tese ad attivare e alimentare processi di stigmatizzazione e criminalizzazione funzionali al paradigma culturale populista e razzista che segna pericolosamente il nostro tempo. In particolare, la figura del richiedente asilo rappresenta oggi un elemento chiave per il funzionamento delle politiche e delle retoriche sicuritarie: infantilizzato, vittimizzato, oppure socialmente costruito come individuo pericoloso intorno a cui cristallizzare le preoccupazioni degli autoctoni; ma anche impiegato in attività lavorative segnate da violente logiche di segregazione e sfruttamento. In questo volume, un gruppo di studiose e studiosi - attraverso casi studio e ricerche sul campo - cerca di gettare una luce sul variegato sistema di confinamenti che si riversa sui migranti e, allo stesso tempo, di illuminare le resistenze individuali e collettive messe in campo dai soggetti stessi per la propria libertà e autodeterminazione.
I curatori:Giulia Fabini, Omid Firouzi Tabar, Francesca Vianello
Gli autori:Maddalena Gretel Cammelli, Dany Carnassale, Simone Di Cecco, Martina Facincani, Valeria Ferraris, Francesco Ferri, Omid Firouzi Tabar, Francesca Grivet Talocia, Céline Kohler, Sandro Mezzadra, Cecilia Paradiso, Giuliana Sanò, Stefania Spada, Alessandra Turchetti.